Anno nuovo, nuovo aumento sull’Autostrada dei Parchi

Anche nel 2016 si pagherà di più. Stavolta però la società "Strada dei Parchi" si difende e spiega perchè ogni 1° gennaio è "costretta" ad alzare le tariffe

Anno nuovo, nuovo aumento sull’Autostrada dei Parchi

E NOI PAGHIAMO. Dal 1° gennaio 2016 il Governo presumibilmente disporrà un aumento del pedaggio - l'ennesimo - sull'A24 e A25 gestite da Strada dei Parchi. La società, però, non ci sta a passare per la furba che, sistematicamente, alza ogni anno le tariffe sul tratto da lei gestito, e precisa che “lo scorso anno, nonostante il calo del traffico del 15%, il Governo ha deciso di differire gli incrementi tariffari previsti dalla legge, incrementi che adesso si dovrebbero sommare a quelli dell'anno in corso; su questo punto la Concessionaria ha presentato ricorso presso il Tar Lazio. Ricordiamo anche le polemiche del 2012, le interrogazioni e le proteste dei sindaci e dei cittadini. Ed è per questo che abbiamo voluto convocare una conferenza stampa, per spiegare come si arriva a questo aumento ma anche per dirvi che non è stato possibile evitarlo”.

I CRITERI PER DETERMINARE LE TARIFFE. Innanzitutto, afferma Strada dei Parchi, è stato il bando di gara che ha stabilito i criteri per la determinazione delle tariffe, in base a un mix di parametri che si basano sull'incremento del tasso di inflazione, il totale degli investimenti effettuati, gli ammortamenti e i costi di gestione. Investimenti che negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con le modifiche normative in materia antisismica e di sicurezza. Nell’aumento del pedaggio "c'è tutto questo". E, precisa Strada dei Parchi, “non è un aumento che finisce nelle nostre tasche”. Il concessionario “versa il canone di concessione che è pari al 2,4%; l'integrazione del canone Anas del 6%; il corrispettivo di concessione del 28%; l'ex fondo centrale di garanzia del 2% e l'Iva che è pari al 22%. Quindi, Strada dei Parchi su un euro di pedaggio incassa 43 centesimi. E con quei 43 centesimi garantisce manutenzione e sicurezza".

IL PREZZO DI CONCESSIONE ALL'ANAS. Non solo: Strada dei Parchi è "l’unica concessionaria che corrisponde un prezzo di concessione all’Anas, pari a 55,9 mil annui, oltre ai normali canoni. Nel periodo 2003/2015, il Concessionario ha corrisposto all’Anas 670 mil, che certamente non sono finiti nella manutenzione delle strade abruzzesi, a differenza dei 699 mil di investimenti effettuati da Strada dei Parchi nel medesimo periodo di riferimento; l’importo di 699 mil è comprensivo dei contributi ricevuti per le Complanari di Roma (170 mil)”.

"SIAMO CONSAPEVOLI DEL MOMENTO DI CRISI". A Strada dei Parchi si dicono “consapevoli del momento di crisi, delle difficoltà per i pendolari e del fatto che molti sono costretti a servirsi dell'autostrada per andare al lavoro invece di servirsi del treno o del bus. Ma è necessario ricordare che questo aumento è uno dei più bassi che è stato applicato dal 2003 ad oggi. Nel periodo di gestione di Strada dei Parchi, che va dal 2003 al 2014, gli incrementi tariffari più consistenti si sono registrati dal 2011 al 2014, durante i quali la concessionaria ha sostenuto ingenti investimenti per la realizzazione di opere importantissime. Le complanari di Roma, per cominciare: opere che hanno reso più sicuri e veloci l'ingresso e l'uscita dalla capitale, per un importo complessivo di 258 milioni di euro; il raddoppio del tratto autostradale in direzione di Teramo, gli interventi di messa in sicurezza dei viadotti, la dotazione del traforo del Gran Sasso di nuovi e più moderni sistemi antincendio, l'automazione delle stazioni di servizio, la posa di pavimentazione drenante sui 100 chilometri di rete".

QUEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE. A tutto ciò vanno aggiunti "i lavori di riqualificazione dell'intera autostrada ereditata dalla vecchia gestione della Sara (vent'anni senza lavori di manutenzione). Tutte opere e investimenti che Strada dei Parchi ha effettuato mantenendo intatti i livelli occupazionali, senza tagliare un solo posto di lavoro e nonostante le rilevanti perdite di esercizio, alle quali abbiamo fatto fronte con importanti immissioni di capitale da parte degli azionisti e non certo con l'aumento dei pedaggi”.

UN'AUTOSTRADA DI MONTAGNA. Bisogna poi tener conto di un altro aspetto che spesso viene sottovalutato: Strada dei Parchi “gestisce un’autostrada di montagna che necessita di elevatissimi standard di sicurezza e di opere di manutenzione assidue e costosissime, proprio a causa di un tracciato geomorfologico molto complesso, caratterizzato da pendenze molto elevate e dalla presenza di 344 viadotti e 51 gallerie. Spesso, negli anni passati, abbiamo sentito dire che i pedaggi di Strada dei Parchi sono tra i più alti d'Italia. Niente di più falso: all'opposto, le nostre tariffe sono le più basse tra quelle applicate dalle autostrade montane, sono quasi il 20% sotto la media. Nostra intenzione è continuare a migliorare la viabilità autostradale abruzzese, con opere e investimenti importanti sul fronte della sicurezza e della modernizzazione. Lo faremo nei prossimi mesi e anni non appena il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avrà approvato l’ultimo Piano Economico Finanziario predisposto dalla nostra Società, garantendo collegamenti più sicuri e comodi, e offrendo nuove opportunità di lavoro per la nostra regione”. Sì, però intanto ogni anno il pedaggio dell’autostrada costa sempre di più. Questo è un dato di fatto.

Nicola Chiavetta