Ancora con Toyo Ito?! E basta!!!

D'Alfonso annuncia: "Dopo lo Huge Wine Glass penso a una nuova opera dell'architetto giapponese. Vorrei riallacciare il rapporto con lui"

Ancora con Toyo Ito?! E basta!!!

MA BASTA, DAI! Se ci sono due qualità di cui Luciano D'Alfonso certamente non difetta, queste sono il coraggio e la perseveranza. Anche quando magari, oggettivamente, non sarebbe il caso di fare certe sparate. A volte il Faraone sembra non pensare - o non ricordarsi - che non siamo più nel 2008, e che i tempi dei grandi finanziamenti sono passati non perchè siano finiti i soldi degli imprenditori-mecenati, ma perchè nel frattempo è subentrata una crisi tale che quando tu oggi te ne esci parlando del Ponte del Cielo o, come accaduto ieri, addittura di una nuova opera da commissionare a Toyo Ito, poi ti devi aspettare - come minimo - un diluvio di critiche.

USIAMO I SOLDI PER COSE PIU' URGENTI. Questi denari, con tutto il rispetto per l'archistar giapponese, potrebbero essere impiegati per mille altre cose più utili e urgenti. Per esempio, rimanendo in tema di grandi cose da fare a Pescara, Dalfy potrebbe pensare ad aiutare i lavoratori interinali di Attiva, che da giorni e giorni sono in presidio fisso davanti al Comune per chiedere di essere stabilizzati, oppure potrebbe dare una mano per il rifacimento delle strade e, più in generale, dei quartieri degradati che magari hanno bisogno di un po' di manutenzione. Ma questo, ci obietterà qualcuno, è compito dell'amministrazione, non della Regione. Ok, però il problema a monte resta, vale a dire che forse è stato un po' inopportuno annunciare che esiste la volontà di riportare a Pescara un'opera di Toyo Ito, lo stesso che aveva progettato il famoso "Calice" posizionato in Piazza della Rinascita a dicembre 2008 e 'crepatosi' nel febbraio 2009. Lo Huge Wineglass fu poi rimosso a settembre di quattro anni dopo, nel 2013.

RIMARGINARE UNA FERITA. L'unica spiegazione plausibile è che Lucianone voglia in un certo senso riprendere un discorso che si è interrotto a suo tempo con il collasso del 'bicchiere'. Tenendo presente che esso fu inaugurato poche ore prima che l'allora sindaco venisse arrestato, e che si frantumò appena 64 giorni dopo la sua installazione, sono sempre stati in molti a ritenere che questa opera, quasi indirettamente 'maledetta', simboleggiasse la parabola (in quel momento) discendente del futuro presidente della Regione. E' innegabile che, a conti fatti, lo Huge Wine Glass rappresenti per D'Alfonso l'unica ciambella che gli è riuscita senza il buco, in termini di grandi opere, quando era alla guida della città di Pescara. Non a caso, lui stesso ha parlato di "vicenda dolorosa". Noi di AI comprendiamo le ragioni del Faraone, ma lo invitiamo a non ricontattare Toyo Ito solo per rimarginare una ferita interna. Il passato ormai è passato, Luciano è tornato in carreggiata anche più forte di prima, e quei soldi magari potrebbero essere dirottati per fini più incombenti.

Romanzo