Adolfo Grillo

L'incredibile affinità tra le parole del leader del Movimento 5 Stelle con un discorso del Furher del Terzo Reich

Adolfo Grillo

ADOLFO GRILLO. Si è parlato più volte della "vicinanza" tra Movimento 5 Stelle e Fascismo, insistendo soprattutto sull'approccio "dittatoriale" di alcune dichiarazioni del M5S. Lo stesso vale per il nazismo. Certo, potreste anche dirci che stiamo esagerando, ma abbiamo ritrovato un discorso di Adolf Hitler che vorremmo analizzare insieme a voi, dal momento che alcuni passaggi ci sembrano inquietanti per via della loro similitudine con quanto affermato in queste ultime settimane da Beppe Grillo. «Mi hanno proposto un'alleanza, ma loro sono morti - esordiva il Fuhrer nel 1932 - Non hanno capito di avere a che fare con qualcosa di completamente diverso da un partito politico». Non sono forse le stesse cose che sostengono anche i grillini, rifiutando l'apparentamento con il Pd?

CONTRO I PARTITI. «I contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni... invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi... chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare». L'attacco ai partiti, intesi come marciume di un sistema politico vecchio e incancrenito, è un'altra costante del Movimento 5 Stelle: «Abbiamo una nazione economicamente distrutta - proseguiva Hitler - gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati... sono loro i responsabili!». Persino nella difficoltà di collocare politicamente il leader c'è una somiglianza tra Beppe e Adolf: «Io vengo confuso - sosteneva Hitler - Oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro!». Se ci si riflette, la stessa cosa è successa a Grillo: c'è chi lo ha bollato come fascista, chi sia convinto ancora oggi che il Movimento 5 Stelle sia un "prodotto" della sinistra, e così via.

«LORO SONO MORTI». Hitler, come il comico genovese, insiste sul concetto di "eliminazione" dell'avversario: «Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento (anche il M5S è stato sottovalutato, ndr). Mi hanno proposto un'alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico... noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E' un movimento che non può essere fermato... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta». Non bisogna dimenticare, a tale proposito, quanto detto di recente da Grillo: «Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20%, il 25% o il 30%». E ancora: «Ho incanalato tutta la rabbia in questo movimento. Se noi falliamo, l'Italia sarà guidata dalla violenza nelle strade». Guarda un po', Hitler dichiarava: "Noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo». Insomma, Heil Beppe!

Nicola Chiavetta

Nota di redazione

Ovviamente non possiamo immaginare nessuna analogia, al di là delle parole sopra riportate, tra il comico genovese e il "mostro" che è stato Hitler!