Accorpamento CCIAA Chieti-Pescara? E' obbligatorio per legge

Il premier Matteo Renzi voleva chiuderle le Camere di Commercio. Poi è stato introdotto il testo sulla razionalizzazione per enti: passeranno da 105 a 60

Accorpamento CCIAA Chieti-Pescara? E' obbligatorio per legge

ACCORPAMENTO CAMERE DI COMMERCIO CHIETI-PESCARA. Il premier Matteo Renzi voleva chiuderle le Camere di Commercio. Poi al Senat,o lo scorso 30 aprile, è stata apporovata la loro razionalizzazione con una decisa riduzione attraverso accorpamenti che prevedono un minimo di 80 mila imprese iscritte per ogni sede, con una riduzione del numero dalle attuali 105 a non più di 60, e salvaguardando la presenza di almeno una Camera di Commercio in ogni regione.

La Camera di Commercio di Chieti, al 31/12/2014, ha 53.544 sedi di imprese registrate e quindi ha l’obbligo di procedere all’accorpamento con un’altra camera di commercio nel rispetto di precisi criteri, come l’affinità/complementarietà geo-economica, il rispetto della contiguità territoriale, il richiamo alla dimensione identitaria, culturale e storico-geografica dei territori che potrebbe ulteriormente rafforzare le motivazioni che sorreggono gli accorpamenti ed infine il rispetto dei principi di sostenibilità economica alla luce della riduzione del diritto annuo.

Su quest’ultimo punto va rimarcato che il processo di riforma delle camere di commercio, che dovrà essere attuato entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, riconferma, inoltre il taglio del diritto annuale – dovuto dalle imprese alle Camere di Commercio – del 35% per l’anno 2015, del 40% per il 2016 e del 50% per il 2017.

L’evoluzione normativa, quindi, inerente il riordino del sistema camerale è ormai pienamente in atto e trova incardinamento nel disegno di Legge delega sopra richiamata.

Redazione Independent