Abruzzo nel caos pre-zona rossa. Infuria la rabbia dei cittadini

Disservizi nei tracciamenti di possibili positivi, tamponi in ritardo, sistema sanitario sotto lo stress. Marsilio verso la firma per la chiusura delle scuole

Abruzzo nel caos pre-zona rossa. Infuria la rabbia dei cittadini

ABRUZZO NEL CAOS PRE ZONA ROSSA. Da martedì l’Abruzzo potrebbe essere praticamente in lockdown, con l’istituzione di una ‘zona rossa’ su tutto il territorio regionale: la decisione e’ maturata nel corso della riunione del Comitato tecnico scientifico regionale, presieduto da Alberto Albani, che si e’ tenuta nel pomeriggio di ieri e conclusasi in tarda serata. Si avviano ad essere chiuse, dunque, scuole di ogni ordine e grado e negozi, fatta eccezione per quelli che forniscono servizi essenziali. La decisione sulle scuole non trova la concordia di tutto il mondo della scuola e della politica regionale. Il governatore, Marco Marsilio, però, dovrebbe firmare tra poco i nuovi provvedimenti. Possibili restrizioni anche agli spostamenti personali, nell’ottica di evitare assembramenti anche all’aperto. Molti comuni stanno chiudendo anche i parchi pubblici.

Intanto monta la rabbia dei cittadini esasperati da questa situazione assurda rappresentata dalla pandemia ma che ha rivelato tutte le inefficienze della macchina pubblica. Si denunciano ritardi nell'organizzazione, nei tracciamenti dei possibili focolai e negli ospedali, a causa dello stress del settore, molti ammalati stanno riscontrando difficoltà nell'ottobre le terapie alle loro patologie. Insomma una situazione davvero difficile a cui si aggiunge anche la questione dell'istruzione dei bambini delle scuole medie e elementari che potrebbero subire le conseguenze del debito formativo provocato dall'assenza dai banchi di scuola per tutto questo tempo.

Redazione Independent