Abruzzo Engineering: D'Alfonso vuole rinimare lo "spettro" di Del Turco

La società mista è in liquidazione dal 2 dicembre 2010. Adesso la Regione vuole acquistare il 30% da Selex

Abruzzo Engineering: D'Alfonso vuole rinimare lo "spettro" di Del Turco

D'ALFONSO VUOLE RIANIMARE LO "SPETTRO" DI DEL TURCO. Sta per risorge dalle sue ceneri Abruzzo Engineering, la società mista pubblico-privata (Finmeccanica) creata nel 2006 dall'allora governatore Ottaviano Del Turco per colmare il digital devide all'interno del territorio regionale e la rimozione del gap tecnologico che divide le zone non raggiunte da servizi detti "a larga banda" .

Abruzzo Engineering è tristemente famosa per gli abruzzesi per alcune inchieste giudiziarie che hanno travolto il sue ex presidente Lamberto Quarta ed il salasso ai cittadini abruzzesi da 100 milioni di euro.

L'ex presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi l'aveva messa in liquidazione per evitare altri bagni di sangue a causa di quel carrozzone, adesso però il governatore Luciano D'Alfonso è intenzionato a rianimarlo attraverso l'acquisizione del 30% del capitale sociale attualmente detenuto da Selex.

Secondo i bene informati l'operazione dovrebbe costare qualcosa come 29milioni di euro, cioè esattamente la cifra risarcitoria che ha richiesto Selex alla società per inadempienza del piano industriale.

Proprio la controllata di Finemeccanica, infatti, aveva citato in giudizio il socio di maggioranza, la Regione Abruzzo che detiene il 60% della società mentre il restante 10% è di proprietà del Comune di L'Aquila, perchè non era stato rispettato "l’affidamento degli incarichi, mediante conferimento diretto”.

Lo stop ad Abruzzo Enginerring, e dunque il suo definitivo affossamento, era arrivato dall'Unione Europea che, appunto, non riconoscedola come società in house della Regione Abruzzo proprio per la prensenza di Selex nel capitale sociale, aveva negato la possibilità di ricevere incarichi diretti dall'Ente Regionale.

Insomma un vero casino, al quale adesso si cerca di porre rimedio e che, comunque vadano le cose, è costato e costerà una voragine di denaro ai cittadini abruzzesi.

Redazione Independent