ANALISI SUI MERCATI FINANZIARI

Intervista al consulente finanziario Andrea Iacone sulla scenario che si presenta sui mercati finanziari per questo anno nuovo

ANALISI SUI MERCATI FINANZIARI

ANALISI SUI MERCATI FINANZIARI. Di seguito riportiamo l’intervista al consulente finanziario Andrea Iacone al quale abbiamo rivolto alcune domande sullo scenario che si presenta sui mercati finanziari per questo nuovo anno.

Si è concluso un 2018 difficile per i mercati finanziari cosa ti aspetti per questo nuovo anno?

Il 2018 è stato un anno dove tutte le asset classes (azioni, bond, cash, oro) sono state negative, è impossibile anche da un punto probabilistico che tale improduttività possa continuare indistintamente su tutto cosi ancora a lungo. La vera vincitrice del 2018 è stata la borsa americana nonostante l’ultima parte dell’anno fortemente negativa. L’ultimo mese dell’anno, contro chi confidava nel solito rally di fine anno, è stato il peggiore dell’ultimo decennio, basti pensare che un dicembre cosi negativo non accadeva dal 1931. Non credo, nonostante il rimbalzo dei primi giorni di quest’anno che il mercato possa invertire facilmente la rotta.

Cosa pensi sulle borse mondiali, quanto può continuare questa negatività?

Le borse sono tutte in downtrend da alcuni mesi. La borsa americana, trainata dalla tecnologia ed in particolare i “faang” ( facebook, amazon, apple, google, ecc. ) era l’unica rimasta, ma ora anche lei si è accodata, seguendo Asia (Giappone,Cina) e Europa. Penso che sull’America siamo in una grande fase distributiva, penso che prima di una vera inversione sarà l’unica che forse rivedrà i recenti massimi. Le mani forti dovranno far credere che il mercato sia nonostante i recenti e forti cali invincibile, in modo tale che per i più, una correzione, nei mesi successivi più lunga e profonda, non sia più possibile. Anche l’Europa potrebbe seguire e dar quindi vita ad un piccolo rally dai recenti minimi. L’Europa penso sia quasi in recessione, non ce lo dicono ma i cali sulle borse ne sono la dimostrazione, sono stati rotti dei supporti strategici. La Bce finito il QE avrebbe dovuto ricominciare, dopo l’estate, il rialzo dei tassi ma non credo lo farà.

Quanti saranno invece i rialzi dei tassi in America?

I rialzi dovevano essere tre, la Fed terrà d’occhio l’andamento dell’economia avrà un approccio molto graduale, forse saranno solo due, anche se penso che il mercato stia cominciando a scontare un rallentamento della crescita e quindi forse non ci saranno neanche quelli. La curva in America si sta appiattendo ed il differenziale dei tassi a 2 e 10 anni si sta stringendo, non c’è stata però ancora inversione.

Cosa ti senti di dire a chi è investito in azioni o vorrebbe farlo?

Sarei flat. Aspetterei e approfitterei di eventuali rialzi per alleggerire le posizioni, non siamo più su un mercato buy on dips ma sell on peaks (vendere sui rialzi). Io nei miei portafogli ho ridotto la componente azionaria da diversi mesi tenendo liquidità e comprando oro. L’oro è tornato ad essere dopo tanto bene rifugio. Qualche settimana fa, non ricordo con precisione il giorno, con la seduta asiatica ha fatto un minimo ed è risalito in concomitanza con una giornata di forte ribassi sui mercati, è stato un bel segnale. Da li è partito un rialzo che lo ha riportato stabilmente sopra i 1240.

Per concludere abbiamo parlato dell’azionario ma cosa puoi dirci invece sui bond?

I tassi in Europa sono negativi, il cash non rende nulla anzi è negativo. Posizionarsi sui bond e su scadenze lunghe in vista di una risalita dei tassi, anche se remota, può essere rischioso. Gli unici dove possiamo trovare valore (circa 3%) sono i treasury americani, ma per un investitore europeo ci sarebbe il rischio cambio con cui fare i conti. Il costo oggi del carry, differenziale dei tassi, è circa il 3 e quindi il costo di copertura andrebbe ad erodere tutto il rendimento. Sugli high yield aspetterei, gli spread sono stretti, non c’è ancora un buon rapporto rischio rendimento. Preferirei i bond emergenti, dopo anni potrebbero di nuovo essere delle opportunità sia di prezzo che di valuta.

 

 Redazione Independent

 

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