40 Mln per la banda larga

Chiodi a Bruxelles per la riprogrammazione economica in favore delle imprese del cratere: «Entro settembre pronti»

40 Mln per la banda larga

IMPRESE CRATERE: 40 MILIONI DA BRUXELLES - Spostamento di 40 milioni in favore della difesa del suolo e ristoro dei danni alle imprese colpite dal sisma assicurando la certificazione della spesa nei tempi previsti dal programma nell'ambito della riprogrammazione del POR FESR Abruzzo. E' quanto emerso oggi a Bruxelles dove si è svolta la riunione tra la Regione Abruzzo, la Commissione Europea, il Ministero Sviluppo Economico e il Partenariato Economico-Sociale (sindacati, imprenditori, etc) per la riprogrammazione del FESR Abruzzo. L'incontro, presieduto dal Presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha visto, tra gli altri, la partecipazione del direttore Affari della Presidenza, Antonio Sorgi in qualità di Autorità di gestione, di Ercole Cauti e Giuseppe D'Amico per Confindustria, Gianni Di Cesare e Roberto Campo rispettivamente per Cgil e Uil. Il problema di fondo da affrontare per dare soluzione all'avanzamento della spesa nell'ambito del POR FESR, ha riguardato l'Asse III Società dell'Informazione che dispone in complesso di 49.422.999 Euro, sui quali ad oggi non è stata rendicontata alcuna spesa per presunte irregolarità nelle procedure di affidamento alla Società regionale Abruzzo Engineering, a cui la legge regionale n. 34/07 aveva affidato in esclusiva la realizzazione di iniziative concernenti la Società dell'Informazione. Era in discussione, dunque, il suo inserimento nel Fesr. Una necessità evidenziata nelle ultime due sessioni del Comitato di Sorveglianza perché sull'asse III (società dell'informazione) erano allocati 49 milioni la cui spesa, pur avanzata, non è rendicontabile a causa della natura 'in house' del soggetto attuatore (Abruzzo Engineering). "La riprogrammazione proposta dall'Abruzzo - ha spiegato il Presidente Chiodi - verrà realizzata entro settembre, con lo spostamento di 40 milioni dall'asse III agli assi IV (difesa del suolo) e VI (terremoto) relativo al ristoro dei danni alle imprese colpite dal sisma: 30 milioni per difesa del suolo e 10 per le imprese del cratere. Se non si riprogrammasse, l'Abruzzo andrebbe certamente incontro al disimpegno delle risorse".